Un'ampia varietà di tumori benigni o maligni possono
manifestarsi a carico dell'orecchio medio e l'osso temporale.
I tumori che colpiscono l'orecchio medio determinano,
in un primo momento, ovattamento auricolare e ipoacusia
trasmissiva, mentre i tumori dell'osso temporale, esterni
all'orecchio medio, possono raggiungere grandi dimensioni
senza produrre alcuna sintomatologia.
I tumori possono non essere apprezzabili finché erodono
il condotto uditivo esterno (producendo un'ipoacusia trasmissiva)
o emergono sulla cute della mastoide.
Se si estendono anteriormente verso i seni cavernosi
possono produrre oftalmoplegia per coinvolgimento del
III, del IV, e del VI nervo cranico.
Tumori maligni che si localizzano in questa regione tendono
a diffondersi localmente ai linfonodi regionali; metastasi
a distanza sono rare.
Nelle fasi avanzate il tumore può essere visibile nel
rinofaringe, nell'orecchio medio, o nel collo.
TUMORI MALIGNI
Il carcinoma squamocellulare è il tipo istologico più
frequente di tumore maligno che colpisce l'orecchio medio
e la mastoide.
Origina dalle cellule epidermiche dell'orecchio, del
condotto uditivo esterno, o dell'orecchio medio e della
mastoide.
Questi ultimi determinano fondamentalmente disturbi uditivi
che comprendono vertigine, ipoacusia, dolore, otorrea,
e paralisi del faciale.
Il carcinoma squamocellulare spesso comincia nell'orecchio
con un quadro otologico, soprattutto otite media cronica
suppurativa.
Altri tumori, meno comuni, che originano nel condotto
uditivo esterno e nell'orecchio medio comprendono il carcinoma
adenoido cistico, il carcinoma a cellule basali, il carcinoma
mucoepidermoide e il ceruminoma.
In generale questi tumori sono meno maligni, ma possono
diventare invasivi localmente.
Il carcinoma adenoidocistico origina dal tessuto ghiandolare
del condotto uditivo esterno e dell'orecchio medio.
Causa severo dolore e può metastatizzare a distanza.
In genere i carcinomi colpiscono soggetti anziani, mentre
i sarcomi si manifestano nei giovani.
Sia il sarcoma osteogenico che il condrosarcoma si manifestano
come tumori primitivi dell'osso temporale e hanno un decorso
fulminante sia nei bambini che nei giovani adulti.
Il rabdomiosarcoma è il tumore maligno dell'orecchio
medio più comune nei giovani e tipicamente colpisce bambini
di età inferiore a 5 anni.
Il sintomo iniziale è spesso la paralisi del faciale
che può venir scambiato erroneamente per una paralisi
idiopatica di Bell.
Nelle fasi tardive il tumore si estende oltre l'orecchio
medio per coinvolgere l'apice della rocca petrosa e passare
in fossa cranica posteriore o media.
Il rabdomiosarcoma deve sempre essere preso in considerazione
in qualsiasi bambino che lamenta una paralisi del faciale
idiopatica.
Le sedi più frequenti delle metastasi a distanza sono
breast, il rene, il polmone, lo stomaco, la laringe, la
prostata, e la tiroide.
TUMORI GLOMICI
I tumori glomici sono i tumori più comuni dell'orecchio
medio e unitamente agli schwannomi sono i tumori più comuni
dell'osso temporale.
Originano nei glomeruli dei chemocettori posti in corrispondenza
dei nervi vago, glossofaringeo, di Jacobson (branca timpanica
del IX nervo), e di Arnold (branca post-auricolare del
X nervo).
I siti tumorali più comuni sono il glomo giugulare (bulbo
della giugulare), il glomo timpanico (orecchio medio),
e il glomo vagale (lungo il decorso del nervo vago).
I tumori dei glomi vagali e giugulari spesso coinvolgono
il labirinto e i nervi cranici, mentre i tumori del glomo
timpanico di solito presentano solo sintomi locali quali
ipoacusia trasmissiva, acufene pulsante, e rinorrea se
il tumore fuoriesce dall'orecchio medio.
L'invasione del labirinto è rara, ma è un segno prognostico
negativo perché può coinvolgere l'apice della rocca petrosa
e passare in fossa cranica posteriore o media.
La sindrome del foramen giugulare consiste nel coinvolgimento
dei nervi IX, X, e XI ad opera di tumori dei glomi giugulare
e vagale.
Il coinvolgimento del XII nervo è un segno inconfondibile
che indica la distruzione del foramen giugulare con il
tumore che si è esteso nel canale dell'ipoglosso e spesso
nella fossa cranica posteriore.
DIAGNOSI
I tumori dell'orecchio medio e dell'osso temporale possono
spesso essere identificati da un'attenta visita medica.
Un tumore maligno può essere visibile dopo che ha eroso
il condotto uditivo esterno o emerge sulla cute della
mastoide.
I linfonodi regionali vengono spesso coinvolti e la
loro biopsia permette una corretta diagnosi. Anche se
i tumori glomici sono spesso visibili attraverso la membrana
timpanica la TC e la RM rimangono due esami fondamentali.
La TC è la scelta elettiva per valutare il coinvolgimento
del tessuto osseo, mentre con la RM si vede meglio l'estensione
ai tessuti molli.
L'esame angiografico e la venografia giugulare possono
identificare la presenza di un tumore glomico.
L'esame audiometrico evidenzia l'ipoacusia trasmissiva.
TERAPIA
I tumori maligni limitati all'orecchio e al condotto
uditivo esterno possono spesso essere rimossi con minimi
danni estetici e funzionali.
Procedure molto più complesse con gravi danni estetici
e funzionali sono invece necessarie per tumori che coinvolgono
l'orecchio medio e la mastoide.
Se non si riesce ad essere radicali nella chirurgia,
il paziente verrà sottoposto a terapia radiante, ma la
prognosi è scarsa.