PER SAPERNE
DI PIU'
L'infezione sifilitica rimane ancora un'importante causa
di vertigine e di ipoacusia nonostante il largo uso di
penicillina.
Il coinvolgimento dell'ottavo nervo e/o del labirinto
possono essere una manifestazione precoce o tardiva di
una sifilide congenita o acquisita.
Morrison aveva calcolato che la prevalenza della sifilide
congenita nel 1972 in Inghilterra era approssimativamente
di 1 a 700, ossia lo 0,14%.
Circa un paziente su tre con sifilide congenita sviluppa
manifestazioni otologiche.
Anche se il numero di nuovi casi di sifilide congenita
si è progressivamente ridotto dal 1930 al 1968, l'incidenza
di nuovi casi sembra essersi stabilizzata dal 1968.
Dopo un lungo periodo di declino, nuovi casi di sifilide
acquisita sono di nuovo in incremento, così sembra logico
aspettarsi un aumento dell'incidenza delle manifestazioni
otologiche in futuro.
FISIOPATOLOGIA
L'infezione sifilitica produce sintomi uditivi e vestibolari
con due differenti meccanismi fisiopatologici:
(1) meningite con coinvolgimento dell'ottavo nervo,
(2) osteite dell'osso temporale con labirintite associata.
Il primo tipicamente si verifica come manifestazione
precoce di sifilide acquisita, mentre il secondo come
manifestazione sia di sifilide congenita che acquisita.
In corso di sifilide congenita precoce ci potrebbe essere
un'infiltrazione linfocitaria sia del labirinto membranoso
che dell'ottavo nervo, che conduce ad una ipoacusia profonda
bilaterale.
Indagini autoptiche condotte su questo tipo di pazienti
hanno evidenziato la presenza di Spirochete nelle loro
ossa temporali.
In corso di sifilide congenita precoce il reperto patologico
dominante è la meningite basilare che colpisce l'ottavo
nervo, soprattutto la branca uditiva.
L'ipoacusia tipicamente si verifica insieme al rash e
alla linfoadenopatia tipica della sifilide secondaria.
Esordisce improvvisamente, tende ad essere bilaterale,
ed è rapidamente progressiva.
I sintomi vestibolari sono spesso assenti.
I pazienti presentano segni e sintomi della meningite
compresa la cefalea, la rigidità nucale, paralisi dei
nervi cranici, e la neurite ottica.
Sia la sifilide congenita che acquisita produce osteite
dell'osso temporale e labirintite come manifestazione
tardiva.
La varietà congenita è approssimativamente tre volte
più comune di quella acquisita.
Il momento di comparsa della labirintite secondaria a
sifilide congenita è tra la prima e la settima decade,
con un picco d'incidenza nella quarta e nella quinta decade,
mentre la labirintite secondaria a sifilide acquisita
raramente si manifesta prima della quarta decade, e ha
un picco d'incidenza nella quinta e nella sesta decade.
La forma congenita spesso si associa a cheratite interstiziale,
denti di Hutchinson, naso a sella, protuberanza frontale,
ragadi.
Tra questi segni, la cheratite interstiziale è il più
comune e si verifica nel 90% dei pazienti.
Le variazioni patologiche nel labirinto sono simili nella
forma congenita e acquisita e consistono in un infiltrato
infiammatorio del labirinto membranoso e una osteite estesa
a tutta la capsula otica con conseguente idrope del labirinto
membranoso e atrofia dell'apparato cocleare e vestibolare
con un quadro che mima la malattia di Ménière.
La storia naturale della labirintite sifilitica è una
lenta e progressiva perdita della funzione vestibolare
e uditiva bilateralmente.
Questa progressione è contrassegnata da episodi di ipoacusia
improvvisa e vertigine con ipoacusia fluttuante e acufeni.
DIAGNOSI
Bambini con sifilide congenita presentano un'ipoacusia
neurosensoriale profonda bilaterale con danni estesi a
molti organi.
L'ipoacusia che si manifesta nelle fasi precoci della
sifilide acquisita può essere l'unica manifestazione di
una meningite basilare, oppure si può associare a cefalea,
rigidità nucale, e a svariati segni neurologici.
Il rash della sifilide secondaria può precedere o accompagnare
l'insorgenza dell'ipoacusia.
L'esame del liquido cefalorachidiano è sempre patologico
con pleocitosi ed elevate proteine. La VDRL del liquido
cefalorachidiano può essere positiva o negativa.
La diagnosi di labirintite sifilitica come manifestazione
tardiva sia di sifilide congenita che acquisita è basata
sulla positività al test per la ricerca di anticorpi anti-treponema
(FTA-ABS) in un paziente con una storia clinica di ipoacusia
fluttuante e vertigine.
La VDRL sierologica è positiva solo nel 75% dei casi
e questo non la rende un test sicuro per la diagnosi di
labirintite sifilitica.
Come notato precedentemente i pazienti con labirintite
sifilitica congenita hanno spesso associato il corteo
sintomatologico della sifilide congenita, mentre i pazienti
con la forma acquisita posso avere altri sintomi clinici
e i segni della sifilide terziaria.
L'esame del liquido cefalorachidiano è spesso normale
nella labirintite sifilitica sia congenita che acquisita.
TERAPIA
La penicillina è la terapia elettiva sia per le manifestazioni
otologiche della sifilide che per le infezioni del liquido
cefalorachidiano che accompagnano tale malattia.
La prognosi è scarsa nelle forme congenite precoci, mentre
è eccellente in quelle precoci acquisite.
Il completo recupero della funzione uditiva e vestibolare
spesso si manifesta solo con queste ultime.
Per le manifestazioni tardive della labirintite sifilitica
sia congenita che acquisita, la combinazione di steroidi
e penicillina sembra essere migliore della sola penicillina.
Numerosi tipi di penicilline sono state utilizzate ma
prevalentemente la benzatin-penicillina (2,4 milioni di
U) somministrata settimanalmente per un periodo variabile
da sei settimane a tre mesi.
Unitamente alla penicillina si utilizza prednisone 60
mg/die per tre mesi e poi dosi a scalare.
Se i sintomi si ripresentano durante il periodo della
dose scalare, il prednisone viene somministrato ancora
a pieno dosaggio.
La maggior parte dei paziente si stabilizza o migliora
con questo schema terapeutico.